Ikebana

Cenni storici

L’Ikebana, letteralmente “fiori che vivono”, è un’arte creative e decorative profondamente legata ad una pratica di meditazione interiore. È espressione della gioia di creare e dell’amore per la natura.

Le origini dell’Ikebana risalgono al VI secolo D.C. e probabilmente affondano nell’unione dell’usanza di offrire piante e fiori agli dei praticata rispettivamente dallo Shintoismo e dal Buddismo. Questa arte rimane per molti secoli prerogativa dei monaci prima, dei nobili poi e successivamente dei samurai. Solo dopo la restaurazione Meji, col diffondersi di numerose scuole, l’Ikebana raggiunge una larga parte della popolazione.

Le prime Ikebana erano delle composizioni gigantesche realizzate come offerte votive agli dei e quindi sistemate nei templi davanti alle statue o immagini del Buddha. Il primo monaco che diede uno schema all’Ikebana fu Ono-no-Minoko. Egli cercò di creare delle composizioni che potessero durare più a lungo, utilizzando l’acqua, e che allo stesso tempo, simbolizzassero l’universo. Egli pose le basi per la prima vera grande scuola di Ikebana, la scuola Ikenobo, fondata nel 1470 da Senkei Ikenobo. Dai templi, le Ikebana si trasferiscono e si adattano al Tokonoma, fulcro principale di tutte le abitaizonei. Sfuma il carattere religioso di queste composizioni a vantaggio dell’aspetto meditativo e l’Ikebana diviene un’arte praticata dai samurai per pacificare e purificare la mente.

La cerimonia del tè (o la “via del tè”) diede un’ulteriore spinta alla diffusione e alla definizione dell’arte Ikebana, grazie ad il grande maestro Senko Rikyu. Egli creò lo stile Nageire e pose le basi per il Chabana (composizioni tipiche per la cerimonia del tè).

Con l’apertura del Giappone e la fine dell’isolazionismo nel 1854, l’Ikebana fu influenzata dalla nuova cultura proveniente dall’Occidente tanto da suggerire al fondatore della scuola Ohara un nuovo stile chiamato Moribana che potesse risultare più al passo coi tempi. Nascono nuove scuole e dalla fine del XIX secolo l’Ikebana entra nelle case della gente, negli uffici, nelle piazze e l’insegnamento dell’Ikebana diventa parte formativa obbligatoria nell’educazione delle donne.

Nel 1927, Sofu Teshigahara fonda una nuova scuola, Sogetsu, che – fermi i principi base di quest’arte orientale, – trova giustificazione nei criteri estetici e artistici universali. L’Ikebana diventa così una vera e propria arte creativa.